Il titolo affidato a questo articolo ci permette di analizzare, passo passo, il tema qui oggi trattato.

Rino Gaetano (di cui ora approfondiremo anche la biografia) fu :

  • Genio nella misura in cui si il suo talento e la suo originalità spaziano senza imporre rigidi limiti;
  • Irriverente è l’aggettivo che più di tutti evidenzia il suo stile non convenzionale ed il modo da lui usato, su base ironica, durante le sue disparate critiche sociali;
  • Profeta incompreso : Solo se si effettua una lettura più profonda dei suoi testi si colmano le mancanze che hanno generato una forte incomprensione nei confronti della sua arte durante il corso della sua vita;
  • Della canzone italiana : Ovviamente, il grande artista si è mosso e si è collocato nel panorama della musica italiana, fino ad arrivare a vette nazionali.

Dunque, il desiderio di quanto sarà scritto è quello di far arrivare al più ampio pubblico possibile la genialità di questa figura, spesso rimasta in ombra o non fin troppo valorizzata.

Rino Gaetano nasce in Calabria (nello specifico a Crotone) il 29 ottobre del 1950 ed è ricordato come un “cantautore italiano”.

A soli 10 anni, tutta la sua famiglia decise di muoversi verso Roma e di trasferirsi lì, per motivi lavorativi; ma il legame con la sua terra natale non fu mai spezzato.

I genitori ebbero sempre a cuore il suo percorso di istruzione, affinché fosse sicura per lui una buona cultura.

E’ il 1968 quando, Rino ed i suoi amici, fondano un quartetto dal nome “Krounks” : tale gruppo musicale si faceva strada facendo leva principalmente su delle cover.

Rino suonava il basso e iniziava a dilettarsi nello scrivere dei testi.

I suoi artisti di riferimento erano : de Andrè, Celentano, Beatles.

In lui ribolliva, a soli 18 anni, la voglia di esplorare, di venire a capo di qualcosa che gli permettesse di lasciare traccia della sua voce ruvida, dei suoi testi ricchi di ironia e della denuncia sociale che forte si impuntava nei suoi brani.

La stessa denuncia sociale era spesso velata e saltava agli occhi solo dopo un’analisi approfondita di testi che, a primo giudizio, erano leggeri e disimpegnati.

Spesso fu soggetto a censura : Rino non aveva paura ed esporre direttamente nomi e cognomi di personaggi politici importanti del tempo ma “corrotte”.

Nel 1969, Rino iniziò a frequentare il Folkstudio, un famoso locale romano dove i giovani artisti dell’epoca si esibivano e iniziavano a muovere i primi passi nel mondo artistico. Lì, oltre a conoscere alcuni cantanti come Antonello Venditti.

Così, iniziò a delinearsi il suo stile artistico, differente da quello altrui.

Uno degli eventi più importanti per la sua carriera fu la partecipazione al Festival di Sanremo del 1978 con “Gianna”.

Tra le tante interpretazione affidate dai critici di musica, questo brano descrive, in via ironica, la massoneria e la politica italiana, giostrata da meccanismi di illusioni, promesse, sesso, denaro, materialismo e grande passione per gli affari.

Il brano gli farà vincere il terzo posto.

“Gianna è una ragazza, una quindicenne che si pone un grave problema: che faccio – chiede a se stessa– mi politicizzo subito o prima aspetto di diventare donna? Una dura lotta che poi non si risolve, perché alla fine fa tutte e due le cose insieme. Senza annientare l’una o l’atra parte.”

Di qui si può comprendere che l’artista non avesse nessun pelo sulla lingua e, tantomeno, paura di esporre sé stesso / le proprie idee nelle quali credeva fortemente.

Ancora, Rino Gaetano è il padre geniale e inclassificabile del pop italiano. 

I primi successi arrivano, propriamente, con la tanto famosa “Il cielo è sempre più blu”  .

Il brano è atipico, mai ufficialmente incluso in nessuno dei suoi album, inizialmente diviso in due parti e solo successivamente riunito nella “extended version” che tutti conosciamo di otto minuti e venti. 

Ad ogni strofa in questa sola battuta si carica tutto il messaggio che Rino Gaetano vuole esprimere: il mondo va avanti comunque e il cielo se ne infischia delle faccende umane. Partendo da questo monito, se ne può dare un’interpretazione legata anche alla sostenibilità.

Ma come e perchè Rino Gaetano riuscì ad accaparrarsi la fama musicale?

Rino riuscì a conquistare la fama per la sua autenticità, la sua capacità di essere innovativo e popolare allo stesso tempo, per i suoi testi intelligenti e non convenzionali e per una presenza scenica memorabile. La sua tragica scomparsa ha contribuito a mitizzare la sua figura, ma è la qualità e l’originalità della sua musica che continuano a renderlo un artista amato e apprezzato ancora oggi.

Elenchiamo, allora, gli elementi unici e distintivi :

1. Originalità e Stile Inconfondibile:

  • Testi Surreali e Ironici: Gaetano si distingueva per i suoi testi non-sense, ironici, a tratti surreali e apparentemente leggeri, che nascondevano spesso critiche sociali acute e riflessioni profonde sulla realtà italiana degli anni ’70. Questa originalità spiazzò inizialmente il panorama musicale, ma catturò l’attenzione per la sua unicità.
  • Eclettismo Musicale: La sua musica era un mix di generi diversi: pop, rock, folk, reggae, con influenze della musica popolare italiana e sonorità internazionali. Questa mescolanza creava un sound fresco e non facilmente etichettabile.
  • Presenza Scenica Eccentrica: Le sue esibizioni erano spesso teatrali e sopra le righe, con l’uso di oggetti in scena (come la pompa di benzina durante “Spendi spandi effendi”) e un abbigliamento non convenzionale (come il cilindro e l’ukulele a Sanremo).

2. Capacità di Affrontare Temi Sociali con Leggerezza:

  • Critica Sociale Veloata: Sotto l’apparente leggerezza e il non-sense dei suoi testi, Gaetano affrontava temi importanti come la politica, il consumismo, le ingiustizie sociali, l’emigrazione e la condizione giovanile. Questa capacità di veicolare messaggi seri in modo non convenzionale lo rese vicino al pubblico.
  • Linguaggio Popolare: Utilizzava un linguaggio semplice e diretto, spesso con espressioni dialettali e riferimenti alla cultura popolare, rendendo le sue canzoni accessibili a un vasto pubblico.

3. Successi Popolari e Passaggi Radiofonici:

  • Canzoni Orecchiabili: Nonostante la sua originalità, molte delle sue canzoni avevano melodie orecchiabili e ritornelli che rimanevano facilmente impressi, favorendo la diffusione radiofonica e il successo commerciale.
  • Partecipazione al Festival di Sanremo: La sua partecipazione al Festival di Sanremo nel 1978 con “Gianna”, pur non vincendo, gli diede una grande visibilità a livello nazionale e consacrò la sua popolarità presso il grande pubblico.

4. Riconoscimento Postumo:

  • Riscoperta e Rivalutazione: Dopo la sua prematura scomparsa, la sua musica è stata progressivamente riscoperta e rivalutata da nuove generazioni di ascoltatori e musicisti, che hanno riconosciuto la sua originalità e la sua importanza nel panorama musicale italiano.
  • Influenza su Artisti Successivi: Il suo stile unico e la sua capacità di mescolare generi e affrontare temi seri con ironia hanno influenzato molti artisti italiani successivi.

La sua morte fu improvvisa e precoce : a soli 30 anni la sua vita si spezzò a causa di un incidente stradale.

La sua popolarità aumentò in seguito a quell’episodio, sottolineando il suo status di artista di culto.

Dopo la sua morte, le sue canzoni graffianti e appassionate sono assurte a culto di intere generazioni di cantautori.

Per Info:

Associazione Scuola Musicale Gastone Bini

Lungarno Mediceo n.35

Tel./Whatsapp 338.3983469

ass.gbini@gmail.com

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