Durante il periodo di gestazione, la musica non è una banale e scontata melodia : diventa esperienza di condivisione con il piccolo che la mamma porta dentro di sé e sono numerosi i benefici che possono essere tratti a sostegno del nascituro.

Quindi, quali sono gli effetti positivi che il bimbo in grembo può ricavare grazie all’ascolto attivo con il cargiver?

  • Si parte, senza dubbio, da un rafforzamento del legame con la figura che nella maggior parte dei casi è indicativa come sostegno principale (dunque stiamo parlando proprio della mamma);
  • sviluppo prenatale;
  • Il bebè, fin dai primi mesi, inizia a percepire il mondo attraverso le vibrazioni del corpo materno.

Allo stesso tempo, non si deve scegliere a “caso” la musica, ma si deve ben capire quale sia la più adatta, talvolta enfatizzando specifici generi musicali piuttosto che altri.

In tal senso la gravidanza diverrà ancor di più un periodo unico e armonioso.

Lo stato emotivo del bambino risentirà delle melodie che ha già ascoltato ed ha registrato dentro di sé come “vibrazioni materne”, poiché proprio da lì tutto è partito.

Ovviamente, il tutto seguirà lo sviluppo biologico del piccolo : quando si svilupperanno i sensi, le vibrazioni materne diverranno suoni.

Un esempio lampante è l’identificazione, anche semplicemente, della voce materna durante la gravidanza, la quale calma il bebè e gli dona quel conforto di cui ha necessariamente bisogno.

Il feto percepisce qualsiasi cosa : l’essere agitati, l’ansia e la felicità, la gioia e la tristezza.

Per lo stesso motivo  la musica può giocare un ruolo importante, fin dentro il pancione. 

Diversi studi hanno dimostrato che la musica ha un ruolo significativo nello sviluppo prenatale, aiutando a stimolare la creazione di connessioni neurali nel cervello del feto.

Le melodie dolci possono facilitare l’apprendimento, preparando il bambino ad affrontare il mondo esterno in modo più consapevole.

La musica è uno strumento potente per rafforzare il legame (bonding) tra la mamma e il bambino.

Altri studi,poi,suggeriscono che l’ascolto di musica durante la gravidanza può aiutare il feto a sviluppare le capacità linguistiche.

I neonati possono riconoscere i suoni che hanno ascoltato durante la gravidanza, il che può aiutarli a sentirsi più a loro agio nel mondo esterno.

Si noti anche che gli effetti esatti possono variare da donna a donna.

Cantare una ninna nanna, lasciarsi cullare dal ritmo di un brano amato, significa comunicare attraverso un linguaggio universale, creando un legame affettivo precoce e significativo.

Il consiglio migliore è di seguire i propri gusti musicali e osservare le proprie reazioni e quelle del bambino (se si percepiscono cambiamenti nel movimento durante l’ascolto). La musica che porta gioia e relax alla madre sarà probabilmente la più benefica anche per il suo piccolo.

  • È fondamentale mantenere un volume moderato. Il feto percepisce i suoni attutiti attraverso il corpo della madre, quindi un volume troppo alto potrebbe essere fastidioso.
  • Offrire una varietà di generi musicali può essere stimolante. Alterna brani rilassanti a melodie più vivaci.
  • Non è necessario tenere le cuffie direttamente sulla pancia per ore. L’ascolto attraverso l’ambiente circostante, magari mentre la madre si rilassa, è sufficiente.
  • Non c’è una “playlist perfetta”. L’importante è godersi la musica e creare un’esperienza piacevole.

Spesso è raccomandata la musica classica per la sua complessità armonica ed i ritmi regolari. Non potremmo non citare, in questa misura, Mozart.

Ancora, sono consigliati :

  • Musica Rilassante e Ambientale: Generi che inducono calma e serenità.
    • Soundtrack di film e documentari naturalistici: Spesso caratterizzate da melodie dolci e paesaggi sonori rilassanti.
    • Musica New Age: Artisti come Enya, Loreena McKennitt (alcuni brani), George Winston.
    • Suoni della natura: Registrazioni di onde del mare, pioggia, canto degli uccelli (da alternare con la musica).
  • Jazz Lento e Blues: Alcuni brani jazz e blues con ritmi morbidi e melodie avvolgenti possono essere piacevoli.
    • Louis Armstrong: Alcune ballate lente.
    • Nina Simone: Alcuni brani più intimi.
  • Musica Folk e Acustica: Canzoni con melodie semplici e testi significativi (se la madre presta attenzione anche al testo).
    • Canzoni tradizionali e ninne nanne: Hanno spesso ritmi dolci e ripetitivi.
    • Artisti folk acustici: A seconda dei gusti personali della madre.
  • La Voce della Madre: Cantare ninne nanne o le proprie canzoni preferite è uno dei modi più diretti e intimi per comunicare con il bambino. La voce materna è il suono più familiare e rassicurante.

Da evitare sono :

Musica con volume eccessivamente alto.

Musica con ritmi troppo aggressivi o dissonanti (heavy metal, techno estrema).

Musica che provoca stress o emozioni negative nella madre.

Per Info:

Associazione Scuola Musicale Gastone Bini

Lungarno Mediceo n.35

Tel./Whatsapp 338.3983469

ass.gbini@gmail.com

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